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I vini salentini DOC: Primitivo e Negroamaro

Il Primitivo ed il Negroamaro sono i vini più ricercati dai turisti che arrivano in Salento da tutto il mondo. Entrambi hanno guidato la rinascita di tutta la viticoltura salentina. Incominciamo col Primitivo che è coltivato in quasi tutta la Regione, ma in modo particolare a Manduria, dove ha trovato il suo ideale habitat. Molto diffuso nella provincia di Lecce nel Salento, guarda caso la patria del Negroamaro! Con i suoi 12.000 ettari vitati, circa la metà sono denominati come Doc. Il Primitivo è un’uva ricca di sostanze coloranti e polifenoliche che dà solitamente vini molto alcolici, concentrati e strutturati. Al naso si evidenziano soprattutto aromi fruttati di amarena, di prugna e di sottobosco e umori floreali di violetta. Se il vino ha sostato in legno allora il bouquet è più ampio e comprende anche profumi tostati, speziati, vanigliati, tabaccosi, cioccolatosi, balsamici e mentolati. In abbinamento si consigliano cibi a base di carne, cacciagione e formaggi a pasta dura.

E veniamo adesso all’alter ego Negroamaro, che è quasi identico al suo gemello Primitivo, con cui condivide una parte del territorio pugliese, come il Salento. anche il Negroamaro (identificato con i sinonimi di niger e mavros, cioè “nero” in latino ed in greco) ha una storia molto antica alle spalle. Possiede la stessa poliedricità del Primitivo se non di più per quanto riguarda la diversificazione del prodotto: rosso fermo, rosato, passito, spumante e perfino bianco! Il Negroamaro, se vinificato in legno e ben conservato, è un vino che può durare molto nel tempo. Possiede un’elevata alcolicità, perché nel Salento i raggi solari picchiano forte. E’ detentore di un buon contenuto di sostanze coloranti e polifenoliche e di una non eccessiva tannicità. In bocca ha più o meno le stesse caratteristiche sensoriali del Primitivo: discreta astringenza, elevata alcolicità, buona acidità e morbidezza ed un finale lungo e persistente ed in più è caratterizzato da un retrogusto leggermente amarognolo. Da associare ai piatti tipici della cucina salentina.

Che aspetti? Corri a degustarlo insieme ad altre specialità salentine.




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