La Basilica Cattedrale di Sant’Agata– che si trova nel centro storico di Gallipoli – è una struttura nello stile del barocco leccese la cui edificazione risale proprio al periodo della controriforma in cui i temi barocchi e sfarzosi sono la regola. Infatti è stata costruita dal 1629 al 1696 ed il progetto è opera dell’architetto gallipolino Giovan Bernardino Genuino.
La Cattedrale sorge sullo stesso luogo dove sorgeva una chiesetta nel medioevo che venne distrutta sin dal XVII sec.
La facciata della Basilica è in carparo ed è adornata da statue e decorazioni che ricordano quelle di Giuseppe Zimbalo, detto lo Zingarello, lo scultore più importante ed imitato del barocco leccese a cui tutti gli artisti e lo stile locale dell’epoca facevano riferimento. Vi sono le statue di San Fausto, Santa Teresa D’Avila, Sant’Agata e San Sebastiano.
L’interno è a croce latina con tre navate suddivise da ampie arcate su colonne in carparo poste su due filari e di gusto rinascimentale. La basilica ospita una collezione di tele di artisti del ’600 e ’700, una sorta di galleria di pittura sacra in cui vi sono opere del gallipolino Andrea Coppola, del napoletano Nicola Malinconico e del figlio Carlo, di Giovan Domenico Catalano e Francesco Giordano.
Le decorazioni, le cornici e i fregi circostanti tutti, come anche lo splendido presbiterio e il coro in legno intagliato dall’artista tedesco Giorgio Aver, riflettono il fasto immaginifico e la ricchezza decorativa propria del barocco.
L’altare maggiore è in marmi di molteplici colori ed in tutto vi sono 12 altari delle varie fogge. Sulle navate ai lati della Cattedrale vi sono le opere pittoriche in un continuum che raffigura molte scene religiose, tra cui una buona parte riguardano Sant’Agata e poi vi è l’Adorazione dei Magi, l’Assunta, il Miracolo di San Francesco da Paola, la Vergine col Bambino, i Santi Andrea Apostolo, Giovanni Battista e l’Entrata in Gerusalemme.
CHIESA DEL CARMINE
La Chiesa del Carmine sorge dove prima erano la chiesa di Santa Maria della Misericordia e l’oratorio dedicato alla Beata Vergine del Carmine, che sono state abbattute.
La chiesa, costruita tra il 1836 ed il 1838, ospita una edicola contenente una raffigurazione del Compianto sotto la Croce, un dipinto del pittore salentino Giulio Pagliano.Invece sulla parete che fa da sfondo all’altare maggiore vi è un’opera pittorica raffigurante la Deposizione di Gesù dalla Croce, che la tradizione attribuisce ad Antonio Ribera uno tra i maggiori rappresentanti della pittura neoclassica spagnola.
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CHIESA DI SANTA TERESA D’AVILA
La Chiesa di Santa Teresa d’Avila si trova nel centro storico di Gallipoli, è in stile barocco ed è stata fatta costruire, insieme all’adiacente monastero, tra il 1687 ed il 1690 dall’allora vescovo di Gallipoli monsignor Antonio Perez della Lastra.
Al suo interno viene conservato il Sepolcro dello stesso vescovo spagnolo. L’altare maggiore ed il presbiterio sono in pietra leccese ed in stile barocco. Vi sono alcuni dipinti che raffigurano la Sacra Famiglia, Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.
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CHIESA DI SAN FRANCESCO DA PAOLA
La Chiesa di San Francesco da Paola è una chiesa di Gallipoli che si trova vicino al porto nuovo ed è stata edificata nel 1615.In origine la chiesa era affidata ai Padri Paolotti del monastero adiacente.
Nel 1809 il convento dei Padri Paolotti, frati dell’ordine dei minimi, è stato soppresso è la chiesa – che invece resta funzionante – è stata affidata alla gestione della confraternita di Santa Maria ad Nives o del Cassopo, composta per lo più da maestri ferrai.É una chiesa di piccole dimensioni con un alto frontale esterno in cui vi è un incavo con una scultura di San Francesco di Paola.
L’interno della chiesa è con un’unica navata con la volta a crociera. Gli altari, uno centrale e sette laterali, sono in stile barocco.Interessanti sono soprattutto le opere pittoriche che la chiesa contiene; infatti vi è un quadro che rappresenta la Santissima Trinità e il Transito di San Giuseppe, poi un dipinto del pittore Romualdo Formosa che ritrae la Morte di San Giuseppe, un quadro che raffigura i Miracoli di San Francesco di Paola, un dipinto del Bambino Gesù ed un altro che riporta San Francesco di Paola che consegna la Chiesa alla confraternita di Santa Maria della Neve.In una nicchia c’è anche un affresco bizantino e dalla navata pende un pregiato lampadario del XVIII sec.
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LA CHIESA DI SANTA CRISTINA
La Chiesetta di Santa Cristina è stata costruita nel 1807 – anche se alcune fonti dicono prima – e si trova nella zona del porto peschereccio di Gallipoli, cioè proprio tra l’isola della città vecchia e la terraferma.La chiesa per un periodo è stata sconsacrata ed utilizzata con finalità civili, per poi rientrare in funzione nel 1865 quando Gallipoli si rivolge a Santa Cristina, la Santa oggi compatrona della città, per scongiurare il colera che aveva appestato la città. La tradizione vuole che l’epidemia sia stata fatta cessare da Santa Cristina.Per la i gallipolini quindi la Santa ha salvato la città e i pescatori le sono molto devoti (Santa Cristina di Bolsena è anche la protettrice dei marinai) e la festeggiano con sentite manifestazioni il 24 Luglio.
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IL SANTUARIO DI SANTA MARIA DEL CANNETO
La Chiesa di Santa Maria del Canneto è stata costruita sul finire del XVII sec. – anche se è divenuta Parrocchia solo nel 1915 – ed è un piccolo capolavoro di barocco leccese che cerca di imitare l’ architettura e le decorazioni della Cattedrale di Santa Agata che si trova nel centro storico di Gallipoli.
La storia vuole che nel luogo dove ora vi è il Santuario vi fosse precedentemente una piccola Chiesa appartenente all’ordine dei Cavalieri Teutonici di San Giovanni in Gerusalemme.
L’interno presenta notevoli decorazioni del pittore napoletano Luca Giordano e del gallipolino Giovan Domenico Catalano. Vi sono molti dipinti, databili tra il XVII ed il XVIII sec., tra cui una raffigurazione di Santa Lucia del pittore gallipolino Giovan Domenico Catalano e c’è poi una statua del XVI sec. che ritrae San Nicola.
Il controsoffitto è di legno con struttura a cassettoni ed al centro vi è dipinta la Madonna del Canneto. I gallipolini sono molto devoti alla Santa cui è intitolata la chiesa ed infatti ne festeggiano la ricorrenza a luglio ogni anno proprio nel piazzale prospiciente la chiesa.
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LA CHIESA DI SAN DOMENICO AL ROSARIO
La Chiesa di San Domenico al Rosario è una delle più importanti di Gallipoli ed è conosciuta per la facciata caratteristica e per la bellezza della parte interiore. La chiesa è stata ricostruita dai Domenicani nel XVII sec. sulle rovine di un’antica chiesa.
La facciata è in carparo e ha preziosi motivi floreali. All’interno della chiesa la navata ha pianta ottagonale e vi sono dieci altari – cinque per lato – e numerosi dipinti realizzati nel XVII sec. dal pittore gallipolino Giovanni Domenico Catalano.
Le tele raffigurano la Battaglia di Lepanto, i Santi Giovanni Evangelista e Pietro Martire e la Vergine col Bambino.
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